La pietra di Moltrasina, incline al color nero, è molto proporzionata ad ogni sorta d'edificio. Nell’antichità di questo materiale si fabbricavano le mura dei castelli con torri nella città di Como. La pietra di Moltrasio, uno dei pochi materiali disponibili in abbondanza, viene ancora oggi ampiamente utilizzata nel Lario sud-occidentale; in quel luogo si trova bella maggior parte degli edifici storici. Questa pietra del tutto naturale veniva utilizzata sia nelle più grosse città che nei paesi lungo il lago, dalle valli dell'entroterra fino ai più remoti alpeggi.
La formazione rocciosa da cui si ricava la pietra detta di Moltrasio presenta un'estensione arenale veramente ampia. Può essere trovata sulle due rive del ramo comasco del Lario, per parecchi chilometri in quella occidentale dai pressi di Como fin oltre Argegno, in quella orientale fino a Lezzeno. Le località in cui i banchi di roccia presentavano caratteristiche merceologiche più favorevoli sono però limitate ad ovest ai dintorni di Moltrasio e di Carate, ad est da Torno a Nesso. L'unica cava tuttora attiva è quella di Careno. La zona di estrazione più imponente, è quella abbandonata di Carate Urio, lungo la mulattiera per i Monti di Carate, caratterizzata da estese opere di contenimento delle distese detritiche e dalla presenza di residui di insediamenti produttivi.