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Porfido

Il porfido è una roccia vulcanica formata principalmente da una pasta vetrosa o macrocristallina di fondo che ne costituisce più del sessanta percento. In questa sostanza sono immersi sia piccoli cristalli dimensioni 2/4 mm che cristalli più abbondanti come quelli di quarzo. La roccia viene per quest’ultimo motivo anche denominata "porfido quarzifero". Notevolmente inferiore è la presenza dei feldspati e quella delle miche. Il suo colore può variare dal grigio chiaro ad un marrone medio. Il porfido viene frantumato e vagliato per produrre granulati, ghiaietti, stabilizzati o ciottoli di porfido.

IMPIEGHI

Il porfido viene utilizzato principalmente per applicazioni all'esterno poiché è molto resistente sia al forte freddo sia a temperature decisamente elevate. Grazie a questa proprietà la roccia viene utilizzata per pavimentazioni stradali in quanto è dotata di una scabrosità del tutto naturale. La troviamo perciò in vari tipi di pavimentazioni, dai bolognini e sanpietrini a lastre di modeste dimensioni. Ulteriormente viene adoperata per rifiniture di pareti ventilate e targhe. Per le loro proprietà tecniche e cromatiche, alcuni porfidi sono largamente impiegati nella realizzazione di elementi architettonici come piani da cucina, davanzali, scale, pilastri e nell'arredo giardino. Il porfido viene estratto in diverse località perciò esistono varie colorazioni della roccia. Uno dei più celebri luoghi di estrazione e lavorazione è il Trentino, specialmente nei comuni della Val di Cembra e sull'Altopiano di Pinè, dove il porfido si presenta con colorazione variegata, prevalentemente nelle tonalità del rosso, marrone, bordeaux, grigio e violaceo. Un altro sito estrattivo si trova a Cuasso al Monte in provincia di Varese. Qui si trova un particolare tipo di porfido che si distingue per la sua caratteristica colorazione rosso-rosata e per le sue ottime proprietà meccaniche. Un'ulteriore varietà pregiata è quella del porfido ornamentale viola, estratto in provincia di Brescia, a Bienno e in Val Camonica.

IL PORFIDO NELL’ANTICHITÀ

Utilizzato dagli Etruschi e dai Romani, il porfido ebbe ampio utilizzo sia nell'arte sia in opere edili come del resto anche oggi. I Romani chiamavano "porfido" una particolare varietà proveniente dall'Egitto. Si tratta di un materiale estremamente duro e difficile da lavorare, già utilizzato dai sovrani egiziani ed estremamente apprezzato, per il suo acceso colore rosso, associato alla dignità imperiale. Per esempio nella Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli la posizione dell'imperatore alle funzioni è segnalata da un disco rosso di porfido. E in porfido sono anche i sarcofaghi dalla madre di Costantino, I sant'Elena, e di Federico II, posto nella cattedrale di Palermo.

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